Comune di Boroneddu

     comune boroneddu cartinaIl piccolo paese di 200 abitanti si trova su una cresta basaltica che dall'altopiano di Ghilarza scende verso la valle del Tirso, a circa 230 metri di altitudine.

     Le sue origini sono antiche, come dimostrano i numerosi siti archeologici di epoca prenuragica e nuragica presenti sul territorio: dalle domus de janas di S. Michele ai sette nuraghi disposti quasi a circolo intorno all'abitato. 

     Nel Medioevo Boroneddu appartenne, sotto il nome di "Orene", al giudicato di Arborea nella curatoria di Parte Guilcier; dopo la conquista degli Aragonesi divenne feudo di Galcerando Requesens, i cui discendenti vendettero nel 1537 ai Torresani, dopodichè entro a far parte del feudo di Sedilo che, trasformato in marchesato, fu concesso prima ai Solinas e poi ai Delitala fino al 1839, quando diventò comune a sé.

     Secondo una delle tesi più accreditate il nome del piccolo borgo sarebbe originato dalla presenza dei numerosi nuraghi, infatti l'antico nome "Orene" significherebbe "paese dei nuraghi".

     La riscoperta dei frutti spontanei della terra ha dato vita a Boroneddu a due interessantissime sagre: la prima, quella degli asparagi e dei finocchietti selvatici, ha una storia che dura ormai da quasi vent'anni e prevede degustazioni di piatti tipici, preparati con le gustose erbe che crescono abbondanti nelle campagne del paese, accompagnati dall'ottimo vino e dai dolci locali; la seconda, più recente ma non meno importante, è quella dei fichi d'india, che da la possibilità agli intenditori di assaporare non solo i gustosi e succosi frutti selvatici, ma anche di scoprire i delicati dolci e i corposi liquori che con essi mani sapienti producono, in maniera completamente artigianale.