Comune di Bauladu

     comune bauladu cartinaIl piccolo borgo di 695 abitanti, posto ai piedi di una collina vulcanica, è l'unico rimasto dei cinque insediamenti medioevali chiamati "Zinnuri", "Santa Barbara", "Corona" e "Santa Marienas".

     All'epoca la "Villa di Bauladu" faceva parte del Giudicato di Arborea nella curatoria del Campidano di Milis; in seguito entrò a far parte del marchesato di Oristano poi, dopo essere divenuto territorio regio, nel XVIII secolo fu incluso nel Marchesato di Arcais. 

     Le origini del paese e del suo nome (che significa "guado largo" per la sua posizione, vicina al guado del Rio Cispiri) risalgono fino ai tempi di Gregorio Magno (560-604), anche se l'area fu frequentata dall'uomo fin dal età nuragica. Il potente Papa inviò nell'isola numerosi "gruppi missionari" col compito di civilizzarla e cristianizzarla; lo sviluppo maggiore avvenne comunque nei primi decenni del 1200 grazie ai monaci Camaldolesi, i quali edificarono un monastero utilizzato anche come ospedale per lebbrosi.

     L'economia è basata soprattutto sull'agricoltura (frutta, olive, cereali) e sull'allevamento: proprio per questo gli ultimi anni hanno visto il fiorire di numerose attività agrituristiche, ideali per chi ama il contatto con la natura, con la possibilità sia di partecipare alle attività agricole, sia di praticare equitazione, seguire corsi di cucina e artigianato, effettuare escursioni guidate o semplicemente vivere in completo relax, lontano dal caos e dai ritmi imposti dalla città, riscoprendo le tradizioni locali, i colori, i profumi e i sapori della terra.

     Luoghi ideali anche per gustare le ricette tipiche del territorio, come la pecora bollita, i "malloreddus all'oristanese" o "is tuvaras de arena".