Comune di Samugheo

Comune di SamugheoSu un altipiano trachitico del Mandrolisai a 373 metri di altitudine, proprio al confine con la provincia di Nuoro, sorge Samugheo, borgo agro-pastorale ed artigianale di circa 3750 abitanti caratterizzato da tortuose stradine, con una particolare architettura civile a metà strada tra pianura e montagna.

Il territorio del paese, denominato “Brabaxiana” per la sua posizione fra la Barbagia e il Campidano, è molto isolato e caratterizzato da una natura selvaggia e da un susseguirsi di gole, rupi e pareti rocciose, tanto che i collegamenti tra Samugheo e il resto dell’isola rimasero difficoltosi fino al 1945, quando vennero realizzate le nuove strade asfaltate.

Proprio il prolungato isolamento ha consentito alle popolazioni locali di mantenere vivi costumi e tradizioni ormai perdute da tempo in altre zone della Sardegna, soprattutto per quanto riguarda l’antica arte tessile, preziosa, ricca di sapienza e di segreti tramandati di generazione in generazione.

Samugheo è quindi oggi uno dei più importanti centri di produzione tessile in Sardegna, conosciuto anche in campo internazionale per la sua magnifica produzione di tappeti, arazzi, cuscini e copriletto, per valorizzare la quale sono nati il Museo dell’arte tessile e la Mostra dell'Artigianato, che si tiene ad agosto.

La storia antica del paese (il cui nome probabilmente deriva dal catalano San Migueu, ovvero San Michele) è testimoniata da domus de janas, nuraghi, reperti di epoca cartaginese e romana; proprio i romani stabilirono qui un avamposto, nel leggendario Castello di Medusa, per contrastare le scorrerie dei barbaricini nella piana del Campidano.

Nel medioevo Samugheo fece parte della curatoria del Mandrolisai nel giudicato di Arborea; nel 1410 entrò a far parte del marchesato di Oristano e, con la definitiva vittoria Aragonese, divenne feudo regio fino al 1716, quando fu annesso alla contea di San Martino, fino all’abolizione dei feudi nel 1839.

Racchiudere in queste poche righe la bellezza e la ricchezza del territorio di Samugheo è impresa impossibile: vi invitiamo a navigare le sezioni dedicate del sito per scoprire le meraviglie che questa terra ha da offrirvi.

 

Da vedere nel Comune di Samugheo

 

Chiesa di San Basilio del Comune di Samugheo

Chiesa di San Basilio del Comune di SamugheoSituata nei dintorni dell’abitato verso oriente, la chiesa del santo guaritore Basilio è una chiesetta campestre ad unica navata risalente al secolo XVI.
I lati sono rinforzati da contrafforti e sulla facciata si apre un rosone di forma circolare.
In onore del Santo, dal 1603 si celebra la tradizionale sagra.


Chiesa di San Sebastiano del Comune di Samugheo

Chiesa di San Sebastiano del Comune di SamugheoLa parrocchiale di San Sebastiano, risalente al 1580, si trova al centro del paese: do-po le numerose modifiche subite nel corso dei secoli si presenta in stile tardo-gotico, con campanile a canna quadra (edificato nel 1699) e presbiterio del XVIII sec., con due bellissimi altari delle cappelle laterali.
L’interno conserva, oltre agli altari lignei policromi intagliati del '700, il simulacro della Madonna del Popolo, eseguito nel 1602 dallo scultore Scipione Aprile e un bell'organo risalente al 1898.
La chiesa ha subito numerosi restauri: gli ultimi in ordine di tempo (1986 e 1991) hanno interessato oltre agli interni, la facciata, gli intonaci esterni e il tetto.

 

Castello Medusa del Comune di Samugheo

castello medusa samugheoCostruzione edificata in più fasi, si trova fra due montagne nella valle che si apre nei pressi del rio Araxisi.
Si tratta in realtà di un “castelliere”, cioè di un colle terrazzato inaccessibile da tre lati e perciò di facile difesa.
Le sue mura racchiudono un’area di circa 540 m2 con l’interno caratterizzato da ambienti rettangolari di diverse dimensioni, forse locali adibiti al ricovero di animali e di uomini.castello medusa samugheo1
Il castello, che fu restaurato dai giudici di Arborea intorno al X-XII secolo, è al cen-tro di molte leggende.
Una di queste racconta di un bandito di nome Francesco Perseu che, capitato nel castello nel 1844, scoprì un ambiente pieno di monete d’oro e di oggetti preziosi. In seguito, essendo stato imprigionato, chiese la grazia in cambio del suo segreto ma non riuscì più a ritrovare l’accesso alle sale del tesoro.
castello medusa samugheo2Alcuni studiosi hanno ipotizzato che questa struttura esistesse già in epoca romana e avesse la funzione di prigione per gli schiavi delle vicine miniere di piombo argentifero. La località è straordinariamente affascinante per l'aspetto selvaggio dell'ambiente circostante.

 

 

 

Nuraghe Perda Arrubia del Comune di Samugheo

Si erge in località Puddargiu su un poggio che domina la valle del riu Noedde: è un nuraghe monotorre circolare del diametro di 12 m, con la porta a sezione trapezoidale sormontata da un architrave alleggerita da uno spiraglio rettangolare.
L'andito retrostante la porta riceve, a 2 metri dalla porta esterna, le aperture della sca-la e della garitta. Intorno alla camera a tholos si dispongono in croce non regolare tre nicchie; il paramento in granito è irregolare con l'ordinamento a filari discontinuo. Anche la struttura delle pareti a tholos non è regolare: le pietre sono più grosse alla base e più piccole alla sommità.
Nella parte elevata della torre si trovava originariamente un paramento in pietre di trachite rossa e grigiastra accuratamente levigate. A sud-est del nuraghe si trovano i resti di una tomba dei giganti coeva alla torre, avente una lunghezza esterna di circa 20 metri. All'estremità del "dromos" si vedono ancora gli enormi lastroni di copertura del soffitto mentre nel corridoio si trovano le pietre delle fiancate, alcune di forma subquadrata ed altre simili a quelle adoperate nel vicino nuraghe.


Nuraghe Istùi del Comune di Samugheo

Questo è un nuraghe atipico, riconducibile alla categoria dei nuraghi a corridoio che gli studi più recenti riportano al nuragico arcaico.
Di forma trapezoidale, con il lato corto (sul quale si apre l'ingresso) leggermente cur-vo, la struttura in blocchi poliedrici di granito di grandi dimensioni poggia e si ad-dossa alla roccia naturale. All'interno è ricavato un corridoio piattabandato che si svolge sinuosamente verso nord, in direzione di un secondo ingresso oggi ostruito dai crolli. Al centro del corridoio si trova una celletta di forma circolare che conserva una cupola embrionale.


Mulino ad acqua del Comune di Samugheo

mulino ad acqua samugheoLe origini dei mulini idraulici sono antichissime: secondo le fonti storiche si diffuse-ro in tutta Europa intorno ai secoli XI e XII e si ritiene che siano stati introdotti in Sardegna dai monaci che in origine ne erano i proprietari assieme alle signorie laiche, poiché solo essi potevano utilizzare l'acqua.mulino ad acqua samugheo1
Dal XIX secolo in poi, con la diffusione della proprietà privata, i mulini idraulici fu-rono gestiti dai proprietari dei fondi.
In Sardegna (in particolare nel centro-nord, più ricco d’acqua) si diffusero i mulini a ruota orizzontale, le più antiche testimonianze dei quali risalgono al I secolo d.C.: questi mulini si adattavano meglio al tipo di terreno, anche se erano più semplici e meno produttivi rispetto ai mulini vitruviani a ruota verticale.
mulino ad acqua samugheo2A Samugheo i mulini furono utilizzati fino al 1975, permettendo che ne venisse tramandata sino ai giorni nostri una importante testimonianza. Tutt'oggi è possibile visitarne diversi ancora integri ma la tappa per eccellenza è quella della "gualchiera", ovvero la macchina utilizzata per la follatura delle orbace, situata nella località chiamata "Crakera" ove si trovano anche i resti di un mulino: non a caso il sentiero che vi conduce viene chiamato "caminu de is molinos".
Uno di questi mulini, grazie all'amore del proprietario P.Cossu, è stato ristrutturato recuperando i pezzi originali usati tanti anni fa.


Pala e S’ilighe del Comune di Samugheo

Nell’altopiano di Pala e s’Ilighe è stata rinvenuta una fortificazione cartaginese, arti-colata in una cinta muraria che orla il margine dell’altopiano ed in una serie di strut-ture fortificate alla sommità dell’altura. Nell’area archeologica si rinvenne un piccolo altare a gola di tipo punico mentre numerose monete puniche furono trovate in locali-tà Santa Maria di Abbasassa, presso Pala e s’Ilighe.


Sepolcri Bianchi del Comune di Samugheo

sepolcri bianchi samugheo  sepolcri bianchi samugheo interno  comune samugheo sardegna5 

 

Tombe dei Giganti del Comune di Samugheo

tombe dei giganti samugheo

tombe dei giganti samugheo1