Il Comune di Ghilarza

  Ghilarza è un importante centro di 4622 abitanti, ad economia soprattutto artigianale, commerciale e di servizi, posto ad un'altitudine di 290 metri sull'altopiano che dal Montiferru scende verso la valle del Tirso, in un territorio dove le ampie distese erbose si alternano alla macchia mediterranea, alle querce, agli olivastri, ai mandorli, alle orchidee selvatiche. 

     Proprio la fecondità di queste terre favorì fin dalla preistoria gli insediamenti umani, testimoniati da numerosi nuraghi, domus de janas e tombe dei giganti; durante la dominazione bizantina sorsero nella zona diverse chiese ma fu in periodo giudicale, quan do fece parte del giudicato d'Arborea nella curatoria di Parte Guilcier, che Ghilarza divenne un importante centro soprattutto grazie alla vicinanza con le principali vie di collegamento. Dopo la conquista aragonese fu prima feudo dei De Ligia, poi dei De Sena e infine degli Alagon; in questo periodo furono probabilmente iniziati i lavori per la costruzione di un castello, mai portati a termine, di cui l'imponente Torre Aragonese (oggi sede del centro culturale) sarebbe stata la torre centrale. 

     Nel centro storico si possono ancora ammirare le tipiche abitazioni dell'Ottocento costruite con la pietra basaltica a vista, come quella in cui trascorse l'infanzia e i primi anni dell'adolescenza Antonio Gramsci, grande uomo politico e di cultura, oggi adibita a museo.

     Nei dintorni del paese è d'obbligo una visita alla piccola frazione di Zurì, ricostruita nel 1923 dopo che il nucleo originario venne sommerso dalle acque del lago Omodeo, con la sua bellissima chiesa romanica in trachite rossa finemente scolpita, smontata pezzo per pezzo e poi ricostruita.